Cerca nel blog

martedì 20 agosto 2013

Basta poco


Con questo lavoro ho la possibilità di incontrare molte storie. La delicatezza di certi racconti tocca il cuore. Accompagnare la persona in un percorso di riconoscimento dell'espressione della propria vitalità, del modo con cui il suo essere viva si esprime attraverso il corpo, la mente, le emozioni, lo spirito, può essere commovente. Scoprire che "basta poco" per migliorare la qualità della propria vita, e allo stesso tempo accorgersi che quel "poco" è soprattutto consapevolezza, apre le porte della percezione di sé, invita all'ascolto, all'esplorazione e alla proposta di nuove strategie per la vita. Capita di rendersi consapevoli dell'inscindibile ed inestricabile rapporto che esiste tra "essere in salute" e "volere la guarigione". L'uso delle parole è essenziale: devo prendermi cura di me, devo guarire, devo fare, devo prendere ...  i viaggi che iniziano con il dovere varcano soglie poco lontane e godono di una luce fatiscente, artificiale. La volontà schiude i cancelli della creatività del cuore, del sorriso, predispone a salti e corse intense e divertenti, rasserena, rende sicuri, fieri, innamorati. Come scegliere di volere piuttosto che inseguire il dovere? Si tratta di intraprendere un percorso di ricerca, è un esercizio spirituale.
"Basta poco": porre attenzione all'uso che facciamo delle parole volere o dovere è un ottimo inizio di ascolto ed esplorazione. Iniziare poi a scegliere consapevolmente tra il dovere e il volere, è il secondo passo. La mente e l'animo si renderanno più nitidi, i sintomi cambieranno nota, le tensioni si scioglieranno e la vita inizierà ad assumere un significato personale, e sarà un significato conferitole con creatività, invenzione, intuizione, amore e passione. Lo Shiatsu è uno strumento per incontrare i luoghi (non-luoghi) in cui alberga la volontà, per sostenere l'ascolto di sé e per offrire a se stessi spazi e momenti di ascolto, esplorazione, consapevolezza, proposta, trasformazione. Incontrata la volontà, presso il cuore, i processi vitali, le funzioni che ci rendono vivi, si troveranno in armonia tra loro e sapranno scegliere contesti, luoghi e tempi con cui sentirsi in sintonia. L'armonia e la sintonia con se stessi, con gli altri e con l'ambiente in cui viviamo sono il risultato di scelte felici portate avanti nella consapevolezza.
Lo Shiatsu è un'esperienza di relazione mediata dal tocco che accompagna in un percorso di consapevolezza ed evoluzione personale.

Valentina Ponti

lunedì 22 luglio 2013

Hado Shiatsu Residential Course 2013

Medico guarisci te stesso: così guarirai anche il tuo malato.
Sarà la tua migliore cura lo scorgere con i suoi propri occhi
colui che ha saputo guarire se stesso. 

Così parlò Zarathustra, Della virtù che dona, cap.2, F. Nietzsche

E dopo il Diploma, il percorso formativo presso l' Istituto Europeo di Shiatsu prosegue. La tappa del Residenziale Hado Shiatsu, che si è svolta dal 18 al 21 luglio 2013, è stata un'esperienza ricca ed intensa. Quattro giorni di approfondimenti, ricerca, scambio, riflessione, pratica, esperienza, condivisione delle esperienze, pianificazione di progetti e realizzazione di altri. 

Entrare in fase con il gruppo e l'ambiente cambia il personale modo di essere.
Un gruppo eterogeneo ma capace di entrare in fase, sempre rinnovato, mai uguale, ma comunque aperto a nuove connessioni, nuovi ritmi, nuove esperienze. L'eterogeneità delle persone presenti, l'arrivo di persone nuove, arricchisce le risorse personali. L'ambiente che si crea in questi seminari va al di là del luogo fisico in cui avvengono, è il risultato anche del modo di essere di ciascun operatore presente, della sua qualità di vita e di presenza. 


Una ricerca di natura sacra.
Il regalo più bello che mi ha offerto l' Istituto Europeo di Shiatsu, soprattutto nella persona della Dott.ssa Patrizia Stefanini, è stato la possibilità di fare esperienza di cosa significhi ricercare.  "Una ricerca di natura sacra" è la suggestione emersa in questi giorni per segnare una traccia nella memoria di ciò che insieme, come gruppo, stiamo facendo, e per questa evocazione ringrazio Lisa. 


Hado Shiatsu, esperienza rigenerante.
Ogni seminario Hado Shiatsu è un'esperienza di vita, un momento per ricondurre se stessi all'essenziale, all'integrazione e alla ricerca di un grado di ordine interiore efficace per portare la cura nel proprio lavoro. Rigore, presenza, consapevolezza, curiosità, chiarezza, ordine, essenzialità, fiducia, dedizione, condivisione, sono alcune delle parole con cui voglio descrivere questo viaggio. 


Andare oltre nella ricerca per offrire il meglio di noi a chi ci viene a cercare.
La parte teorica, i riferimenti, i contributi, gli interventi sono nutrimento e risorse inestimabili per chi sta ricercando al di là di ogni risultato intermedio. Andare sempre oltre con lo studio, l'esperienza, l'intuizione, la saggezza acquisita, per offrire sempre il meglio di sé, per garantire un grado di qualità sempre più evoluto rispetto al precedente da mettere a disposizione alle persone che "ci vengono a cercare" (bellissima evocazione di Donato Mellone relativamente al ruolo che abbiamo come operatori shiatsu). 


Sosteniamo questa meraviglia e andiamo oltre.
Consiglio a tutti gli operatori shiatsu di partecipare, almeno una volta, ad un seminario Hado Shiatsu. Nell'Hado Shiatsu è possibile fare esperienza diretta dei cambiamenti che accadono nell'offerta del "tocco" se la nostra "presenza", come operatori, cambia qualitativamente, se il nostro stile interno va nella direzione di una ricerca di natura sacra, perché è bello, oltre che sano, riconoscere la sacralità in noi, in quello che facciamo e nelle persone a cui portiamo la nostra offerta. Nella ricerca di natura sacra sosteniamo la meraviglia, e come ricorda sempre Patrizia, è necessario, soprattutto in questi tempi, ritornare a meravigliarci della bellezza della vita.



martedì 4 giugno 2013

Medicine complementari in Toscana



Le discipline del benessere e bio-naturali sono tutte quelle tecniche che, pur non essendo sanitarie, promuovono il benessere della persona e contribuiscono a mantenerne l'equilibrio psicofisico.

In particolare la Legge regionale n. 2/2005 "Discipline del Benessere e Bio-naturali" le definisce pratiche e tecniche naturali, energetiche, psicosomatiche, artistiche e culturali esercitate per favorire il raggiungimento, il miglioramento e la conservazione del benessere globale della persona. La stessa legge ne regolamenta la pratica a tutela della qualità delle prestazioni effettuate e della professionalità degli operatori.
La delibera del Consiglio regionale n.1 del 28 gennaio 2009 individua e completa il percorso di regolamentazione di queste discipline, che per effetto della successiva delibera n.9 del 27 gennaio 2010 risultano essere le seguenti:

  • Craniosacrale
  • Naturopatia
  • Prano-pratica
  • Riflessologia
  • Shiatsu
  • Esercizi di lunga vita Taiji-Qi Gong
  • Tuina
  • Suoni Musica e Benessere
  • Yoga
  • Osteopatia
  • Metodo Feldenkrais


  1. Elenco regionale (Toscana) operatori in discipline bionaturali
  2. Discipline bionaturali
Legge regionale 03 gennaio 2005, n. 2, 
Discipline del benessere e bio-naturali

(Bollettino Ufficiale n. 3, parte prima, del 12.01.2005)

Art. 01 - Finalità ................................................................1
Art. 02 - Definizioni ..........................................................1
Art. 03 - Formazione .........................................................1
Art. 04 - Comitato regionale per le discipline del benessere e bio-naturali ......................................................................1
Art. 05 - Elenco regionale delle discipline del benessere e bio-naturali .........................................................................2
Art. 06 - Rete del benessere ...............................................2
Art. 01 - Finalità
1. La Regione Toscana, nell'ambito delle attività di promozione e conservazione della salute, del benessere e della migliore qualità della vita, e allo scopo di assicurare ai cittadini, che intendono accedere a pratiche finalizzate al raggiungimento del benessere un esercizio corretto e professionale delle stesse, individua con la presente legge le attività, di seguito denominate discipline del benessere e bio-naturali.
Art. 02 - Definizioni
1. Ai fini della presente legge si intende:
a) per discipline del benessere e bio-naturali: le pratiche e le tecniche naturali, energetiche, psicosomatiche, artistiche e culturali esercitate per favorire il raggiungimento, il miglioramento e la conservazione del benessere globale della persona. Tali discipline non si prefiggono la cura di specifiche patologie, non sono riconducibili alle attività di cura e riabilitazione fisica e psichica della popolazione erogate dal servizio sanitario, né alle attività connesse a qualunque
prescrizione di dieta, né al le attività disciplinate dalla legge regionale 31 maggio 2004, n. 28 (Disciplina delle attività di estetica e di tatuaggio e piercing); le discipline del benessere e bio-naturali, nella loro diversità ed eterogeneità, sono fondate su alcuni principi-guida, in particolare sui seguenti:
1) approccio globale alla persona e alla sua condizione;
2) avere come scopo il miglioramento della qualità della vita, conseguibile anche mediante la stimolazione delle risorse vitali della persona;
3) importanza dell'educazione a stili di vita salubri e rispettosi dell'ambiente.
4) non interferenza nel rapporto tra medici e pazienti e astensione dal ricorso all'uso di farmaci di qualsiasi tipo, in quanto estranei alla competenza degli operatori in discipline del benessere e bio-naturali;
b) per operatore in discipline del benessere e bio-naturali: la figura che, in possesso di adeguata formazione, opera per favorire la piena e consapevole assunzione di responsabilità di ciascun individuo in relazione al proprio stile di vita, e per stimolare le risorse vitali della persona, intesa come entità globale e indivisibile. L'operatore in discipline del benessere e bio-naturali non prescrive farmaci, educa a stili di vita salubri, ad abitudini alimentari sane ed alla maggiore consapevolezza dei propri comportamenti.
Art. 03 - Formazione
1. All'esercizio delle discipline del benessere e bio-naturali si accede mediante un percorso di formazione, di durata almeno triennale, predisposto nell'ambito della legge regionale 26 luglio 2002, n. 32 (Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro) - modificata dalla legge regionale 24 dicembre 2003, n. 65 -, degli atti attuativi della stessa e di quanto disposto dall'articolo 4.
Art. 04 - Comitato regionale per le discipline del benessere e bio-naturali
1. E' istituito presso la direzione generale "Diritto alla salute e politiche di solidarietà", di concerto con la direzione generale "Politiche formative, beni e attività culturali" della Regione Toscana, il Comitato regionale per le discipline del benessere e bio-naturali, di seguito denominato Comitato. Il Comitato è organismo di consulenza della Giunta regionale.
2. Il Comitato è nominato, con decreto del Presidente della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale al diritto alla salute, di concerto con l'Assessore regionale all'istruzione, formazione e lavoro e con l'Assessore all'artigianato, piccola e media impresa, industria ed innovazione ed è composto da:
a) il direttore generale della direzione generale "Diritto alla salute ed alle politiche di solidarietà", o suo delegato;
b) il direttore generale della direzione generale "Sviluppo economico", o suo delegato;
c) il direttore generale della direzione generale "Politiche formative e beni culturali", o suo delegato;
d) il direttore generale della direzione generale "Organizzazione e sistema informativo", o suo delegato;
e) due rappresentanti nominati dagli organismi regionali delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative;
f) due rappresentanti nominati dagli organismi regionali maggiormente rappresentativi degli artigiani;
g) tre esperti nelle discipline del benessere e bio-naturali;
h) tre esperti designati di comune accordo dalle associazioni e scuole operanti nel settore, maggiormente rappresentative, a livello nazionale e regionale.
3. Nella prima applicazione della presente legge, e non oltre centottanta giorni dall'entrata in vigore della stessa, la Giunta regionale nomina il Comitato nella composizione di cui al comma
2, lettere a), b), c), d), e), f) e g).
4. Il Comitato di cui al comma 3, entro centottanta giorni dal suo insediamento, propone all'approvazione della Giunta regionale:
a) la definizione, ai fini dei successivi adempimenti, dei contenuti delle discipline del benessere e bio-naturali e, per ciascuna, del relativo percorso formativo;
b) l'elenco delle scuole a livello nazionale e regionale operanti nel settore;
c) i requisiti di qualità di ciascuna disciplina ;
d) i criteri di organizzazione dell'elenco regionale delle discipline del benessere e bio-naturali, di cui all'articolo 5, e le modalità di iscrizione alle relative sezioni di cui all'articolo 5.
5. La Giunta regionale, sulla base delle proposte del Comitato istituito ai sensi del comma 3, presenta al Consiglio regionale una proposta di deliberazione con i contenuti di cui al comma 4,lettere a), b), c), d).
6. Il Comitato, integrato con gli esperti di cui al comma 2, lettera h), propone alla Giunta regionale la valutazione di nuovi inserimenti tra le discipline del benessere e bio-naturali già
definite, esercita il monitoraggio sulle attività del settore e tutte le Raccolta Normativa della Regione Toscana 1 2b Professioni l.r. 2/2005 altre funzioni assegnate dalla Giunta regionale nell'ambito delle proprie competenze.
7. La Giunta regionale disciplina le modalità di funzionamento del Comitato.
Art. 05 - Elenco regionale delle discipline del benessere e bio-naturali
1. Entro sessanta giorni dall'approvazione della deliberazione del Consiglio regionale di cui all'articolo 4, comma 5, è istituito l'elenco regionale delle discipline del benessere e bio-naturali. L'elenco è tenuto presso la Giunta regionale e si articola nelle seguenti sezioni:
a) sezione delle scuole di formazione maggiormente rappresentative a livello nazionale e regionale per operatori nelle discipline del benessere e bio-naturali;
b) sezione degli operatori nelle discipline del benessere e bio-naturali; la sezione è suddivisa in sottosezioni relative a ogni specializzazione.
2. Per l'iscrizione nella sezione delle scuole di cui al comma 1, lettera a), le scuole devono dimostrare di aver svolto attività documentabile ed iniziative di formazione da almeno tre anni.
3. Alla sezione di cui al comma 1, lettera b), sono iscritti gli operatori in possesso dell'attestato di qualifica.
4. In fase di prima applicazione della presente legge e comunque per tre anni dalla data della sua entrata in vigore, alla sezione di cui al comma 1, lettera b), dell'elenco regionale, possono essere iscritti gli operatori che autocertifichino alla Giunta regionale adeguata preparazione e dimostrino di aver svolto attività da almeno due anni sulla base di una formazione
finalizzata.
Art. 06 - Rete del benessere
1. La Regione Toscana, allo scopo di incrementare il benessere dei cittadini e di assicurare loro uno standard di qualità delle attività esercitate per la ricerca ed il mantenimento del benessere, promuove l'istituzione della Rete del benessere intesa come l'insieme delle discipline del benessere e bio-naturali.
2. Fanno parte della Rete del benessere gli operatori iscritti nell'elenco di cui all' articolo 5 , comma 1, lettera b).
Note
1. La legge è stata modificata con l.r. 28 marzo 2008, n. 16 “Modifiche alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 2 (Discipline del benessere e bio-naturali). “, successivamente abrogata con l.r. 28 maggio 2008, n. 32 “Abrogazione della legge regionale 28 marzo 2008, n. 16 (Modifiche alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 2 “Discipline del benessere e bio-naturali”).

Codice Deontologico dell’ Operatore in Discipline Bio-Naturali (DBN)



1. Definizione di Operatore in Discipline Bio-Naturali (DBN)

L’Operatore in DBN ricopre il ruolo di consulente nel campo del benessere e di educatore a stili di vita, abitudini alimentari, rapporti con l’ambiente e le persone, atti alla salvaguardia dello stato di benessere ed alla valorizzazione delle risorse vitali. La sua opera è imperniata sul concetto di prevenzione, sulla valorizzazione dell’equilibrio psico-fisico e sulla stimolazione delle risorse vitali dell’individuo attraverso metodi ed elementi naturali la cui efficacia sia stata verificata nei contesti culturali di provenienza e le loro evoluzioni nei vari contesti socio-culturali. L’operatore in BDN basa la sua attività professionale sul rapporto interpersonale e sull’applicazione di discipline energetiche, olistiche, naturali e tecniche corporee. Qualora la sua formazione sia multidisciplinare, egli è in grado di scegliere la disciplina più idonea per la persona che gli si presenta.
2. Preambolo

Il codice deontologico è l’insieme dei principi e delle norme che l’ operatore in DBN deve osservare nell’esercizio della professione. La sua predisposizione e la sua revisione periodica sono di fondamentale importanza per lo sviluppo della professione.
3. Impegno etico

L’operatore in BDN si impegna ad esercitare la sua attività secondo coscienza. Egli mantiene un comportamento giusto e leale con tutti, siano essi clienti, collaboratori, colleghi o terzi in generale, evitando tutto quanto possa pregiudicare la reputazione personale e della categoria. L’operatore in DBN è tenuto al rispetto dell’utente e della sua condizione psico-fisica, e non può approfittare del rapporto professionale per assicurare a se o ad altri indebiti vantaggi.
4. Impegno professionale

L’operatore in DBN esercita la libera professione direttamente di persona, senza pseudonimo. In tutte le sue azioni egli deve salvaguardare la serietà e la credibilità della sua professione. L’operatore in BDN deve porre tutte le sue conoscenze e capacità al servizio della professione ed usare la massima scrupolosità nell’educare ed indirizzare le persone verso il miglioramento e la conservazione del benessere. Non scende mai a compromessi rispetto ai principi e alle regole che disciplinano la sua professione.
5. Collaborazione con i colleghi e con gli operatori

I rapporti con i colleghi devono essere improntati alla massima correttezza e solidarietà professionale. L’operatore in BDN deve svolgere l’attività professionale che gli compete, senza sconfinare nell’ambito di pertinenza di altre professioni; nella piena libertà del suo operato, deve essere disponibile alla collaborazione con altre figure professionali che interagiscono con l’utente su sua richiesta o con il suo consenso.
6. Segreto professionale

L’operatore in DBN è subordinato al segreto professionale e come lui i suoi collaboratori. Nei casi di collaborazione con colleghi o altri operatori, può condividere solo le informazioni strettamente necessarie al miglioramento dello stato di benessere dell’utente.
7. Rapporto con l’ utente

L’operatore in DBN, nel libero esercizio della sua attività, può rifiutare le sue prestazioni se ritiene che non sussista il necessario rapporto di fiducia con il potenziale utente. Se lo ritiene opportuno, l’operatore può rilasciare una scheda informativa con i consigli per la risoluzione delle tematiche affrontate ed un resoconto delle tecniche di riequilibrio consigliate e/o attuate. L’operatore in DBN deve stimolare un atteggiamento attivo nell’utente scoraggiando quindi qualsiasi forma di dipendenza.
8. Aggiornamento professionale

L’operatore in DBN è tenuto a svolgere una costante opera di aggiornamento e perfezionamento della sua professionalità attraverso un costante confronto ed occasioni di ricerca ed approfondimento.
9. Studio professionale

I locali in cui si svolge l’attività professionale devono corrispondere ai requisiti della legislazione vigente. Lo studio deve essere attrezzato in maniera adeguata per la corretta applicazione delle discipline esercitate. All’interno dei locali dovranno essere esposti, e ben visibili, l’attestato che certifica la professionalità dell’operatore stesso ed il Codice Deontologico.
10. Titoli e qualifiche

L’operatore in DBN rinuncia a servirsi di qualifiche o titoli accademici che non gli competono. Egli si astiene da qualsiasi forma di pubblicità ingannevole.
11. Consenso informato

L’operatore in DBN è tenuto a prospettare con chiarezza agli utenti efficacia e potenzialità del trattamento, evitando di dar luogo ad aspettative ingiustificate.
SANZIONI DISCIPLINARI
12. Sanzioni

1. All’Associato che si rende colpevole di abuso o mancanza nell’esercizio della professione o che comunque tiene un comportamento non conforme alle norme del Codice Deontologico, al decoro o alla dignità della professione, l’Associazione infligge, tenuto conto della gravità del fatto, una delle seguenti sanzioni adeguata e proporzionata alla violazione delle norme deontologiche:
a) ammonizione;
b) censura;
c) sospensione temporanea dall’Associazione;
d) espulsione dall’Associazione.
2. Il tipo e l’entità di ciascuna sanzione sono determinati in relazione ai seguenti criteri:
a) intenzionalità del comportamento;
b) grado di negligenza, imprudenza, imperizia, tenuto conto della prevedibilità dell’evento;
c) grado di danno o di pericolo causato;
d) presenza di circostanze aggravanti o attenuanti;
e) recidiva e/o reiterazione.

13. Ammonizione

1. La sanzione dell’ammonizione consiste in un richiamo scritto comunicato
all’interessato sull’osservanza dei suoi doveri e in un invito a non ripetere quanto commesso. Viene inflitta nei casi di abusi o mancanze di lieve entità che non hanno comportato riflessi negativi sul decoro e sulla dignità della professione.
2. In caso di abuso o mancanza che possano dar luogo ad ammonizione, commessi nei confronti di utenti/clienti o di altro iscritto all’associazione o di enti, il Presidente dell’Associazione esperisce un preventivo tentativo di conciliazione fra le parti.
3. Tre provvedimenti di ammonizione comportano la sanzione della censura.

14. Censura

1. La sanzione della censura consiste in una dichiarazione di biasimo resa pubblica.
E’ inflitta nei casi di abusi o di mancanze, che siano lesivi del decoro e della dignità della professione.
2. In caso di abuso o mancanza che possano dar luogo alla censura, commessi nei confronti di utenti/clienti o di altro iscritto all’Associazione o di enti, il Presidente dell’Associazione esperisce un preventivo tentativo di conciliazione.
3. Tre provvedimenti di censura comportano d’ufficio la sospensione dall’Associazione per un periodo non superiore a giorni 90.

15. Sospensione temporanea

1. La sospensione temporanea dall’Associazione consiste nella sospensione dalla condizione di Associato.
2. La sanzione della sospensione temporanea dall’Associazione viene inflitta fino al massimo di due anni:
a) per violazioni del codice deontologico, che possano arrecare grave
nocumento a utenti/clienti o ad altro iscritto all’Associazione o enti; oppure generare una più estesa risonanza negativa per il decoro e la dignità della professione a causa della maggiore pubblicità del fatto;
3. Nei casi di maggiore gravità, la sanzione della sospensione temporanea può essere motivatamente inflitta in via cautelare provvisoria al momento dell’apertura del procedimento disciplinare.
4. Tre provvedimenti di sospensione temporanea maturati nell’arco di cinque anni, comportano l’espulsione dall’Associazione.

16. Espulsione

1. L’espulsione consiste nella cancellazione dall’Associazione.
2. La sanzione dell’espulsione dall’Associazione viene inflitta:
a) in caso di tre sospensioni temporanee maturate nell’arco di cinque anni;
b) nei casi di violazione del codice deontologico e/o di comportamento non
conforme al decoro e alla dignità della professione di gravità tali da rendere
incompatibile la permanenza nell’Associazione;
c) nel caso di condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva non inferiore a tre anni per fatti commessi nell’esercizio della professione;
3. Il professionista espulso può, non prima di cinque anni dalla data di efficacia del provvedimento di espulsione, a domanda, essere di nuovo iscritto all’Associazione qualora siano venute meno le ragioni che hanno determinato l’espulsione. In ogni caso, può essere di nuovo Associato purché in possesso dei requisiti prescritti al momento di presentazione della domanda di ammissione.

17. Incompatibilità

1. Le sanzioni disciplinari della censura, della sospensione temporanea e dell’espulsione dall’Associazione non sono deontologicamente compatibili con l’assunzione e/o il mantenimento delle cariche di Presidente, Membro del Consiglio Direttivo, di Revisore dei Conti o di Probiviro.
2. L’incompatibilità è riferita alla durata del mandato elettivo o comunque alla durata della sospensione e/o della espulsione se superiore.

18. Pubblicità

1. La censura, la sospensione temporanea dall’Associazione e l’espulsione
sono rese pubbliche mediante affissione presso la bacheca nella Sede Nazionale.

19. Apertura del procedimento e tentativo di conciliazione

1. Il Presidente dell’Associazione, a seguito di denuncia o segnalazioni sottoscritte o provenienti da privati o da enti, dopo un attento esame dell’attendibilità e fondatezza delle segnalazioni, esperisce un tentativo di conciliazione tra le parti. Della eventuale conciliazione viene dato formalmente atto a verbale che viene trasmesso al Consiglio Direttivo per la deliberazione dell’archiviazione del caso.
2. In caso di mancata conciliazione, e comunque nel caso di segnalazione da parte di autorità giudiziaria, il Presidente trasmette gli atti al Consiglio dei Probiviri per l’eventuale apertura del procedimento disciplinare.

20. Relazione e deliberazione finale

1. Le sanzioni sono deliberate dal Consiglio dei Probiviri all’esito del procedimento disciplinare, salvo l’espulsione che è deliberata dall’Assemblea degli Associati su richiesta del Collegio dei Probiviri.
2. Il Consiglio dei Probiviri, con voto espresso, delibera l’archiviazione, se gli addebiti risultano infondati o l’eventuale sanzione da infliggere.
Il provvedimento deve essere adeguatamente motivato con indicazione dei
presupposti di fatto e delle ragioni di diritto che lo hanno determinato, in relazione alle risultanze dell’istruttoria.
1. Contro il provvedimento di irrogazione della sanzione l’interessato può proporre ricorso al Consiglio Direttivo.

21. Pubblicità e comunicazioni

1. La deliberazione che definisce il procedimento disciplinare viene comunicata all’Associato interessato entro 30 giorni dalla sua adozione dal Presidente dell’Associazione, a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata al domicilio risultante all’Associazione o al diverso domicilio a tale scopo indicato dall’Associato. La comunicazione deve contenere l’esplicito avvertimento che il provvedimento può essere impugnato con ricorso al Consiglio Direttivo entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione.
La deliberazione, viene affissa per 10 giorni consecutivi nella sede Nazionale dell’Associazione.
1. Tutti gli atti relativi ai procedimenti disciplinari sono custoditi dalla Segreteria Nazionale


22. Norme finali

1. Il presente Regolamento relativo alle Sanzioni Disciplinari è parte integrante del Codice Deontologico.

lunedì 3 giugno 2013

Maggio 2013, Diplomata presso l' Istituto Europeo di Shiatsu


Mercoledì 29 maggio 2013 si è svolta la consegna dei Diplomi durante il Settimo Livello del percorso formativo dell' Istituto Europeo di Shiatsu, con sede a Firenze, presso l'Associazione I Tre Santi a Montespertoli (FI). Ero presente come allieva e ho ricevuto il Diploma. Ci tengo a condividere alcuni aspetti di questa mia esperienza, in modo che anche altre persone, incuriosite dall'offerta formativa di questa Scuola, dallo Shiatsu, o dalla relazione di cura in generale, possano avere un parere in più.

In questi anni vissuti frequentando la Scuola, sono cambiata e il cambiamento è accaduto non solo per me. Durante la cerimonia di consegna del Diploma ho visto la gioia negli occhi degli altri ragazzi e l'orgoglio dei loro cuori, come nel mio, per essere riusciti a portare avanti questo percorso. In questi tempi di "crisi economica", forse anche di crisi esistenziale, una certa forma di sacrificio c'è stata nel vivere la propria vita accompagnati dal percorso di studio che la Scuola propone. Credo che si sia trattato soprattutto di sacrificare il vecchio per il nuovo. Sacrificare delle parti di noi per rinnovarci in consapevolezza e gradi di libertà. Ogni volta che la passione e la chiarezza dell' Insegnante incontrava il nostro cuore, ho avuto la possibilità di scegliere in quale direzione muovere la mia vita e quale grado di ordine dare al mio modo di organizzarmi per viverla. 


Cosa ho guadagnato: salute, leggerezza, spensieratezza, spontaneità, vitalità, consapevolezza (...); ho imparato a riconoscere il dolore come forma di espressione del mio essere viva, ho imparato ad ascoltarlo  e ho riconosciuto i molteplici linguaggi e le diverse intensità con cui si esprime; ho riconosciuto che fisico e psicologico, o fisico ed emotivo, o cognitivo e comportamentale (...) sono suddivisioni che non integrano. Ho fatto esperienza del fatto che per comprendere è utile individuare il molteplice ma soprattutto sentire l'insieme e la qualità del suo essere integrazione del molteplice. 

Quali aspetti della mia vita sono cambiati in meglio: ascoltare, comunicare, definire i miei confini, gestire gli spazi, adattarmi agli altri e al contesto, organizzarmi per bilanciare attività e riposo, appetito alimentare e di vita, rilassarmi (anche nel pensiero), dormire in modo riposante, sognare sonni felici e luminosi, difendermi sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista del vivere con gli altri, essere creativa, gestire gli impegni ottimizzando le risorse, riuscire a far circolare le idee, le emozioni, i pensieri, le sensazioni, i brividi vitali (...)

Quali potenzialità ho riconosciuto in me: trasformare all'istante ciò che sono (riorganizzarmi nell'immediato per cambiare un'emozione -un pensiero o una sensazione- in un'altra), vivere in modo fluido e scorrevole la vita (esempio: riuscendo a dimenticare e lasciar cadere il risentimento), accogliere la possibilità del cambiamento, relazionarmi con gruppi di persone decisamente diverse da me pur mantenendo con queste, là dove mi è consentito, una concreta connessione e una disposizione a collaborare per sperimentare, creare e progettare insieme. 

Ho potenziato le competenze che nella vita avevo acquisito senza mai essere stata in grado di metterle in pratica, mi sono riscoperta appassionata di mille cose e più semplicemente della vita. Grazie agli esercizi per ricercare l'allineamento e l'espansione mi sono scoperta intonata e con molta voglia di cantare. Ho voglia di ballare, di muovermi, di sperimentare, di provare, di fare. Ricerco situazioni per studiare e parlare le lingue, per poter scrivere, per confrontarmi, per integrare conoscenze. Sono curiosa all'ennesima potenza, sperimento, provo. Ho ripreso studi che avevo abbandonato. La mia vita si muove più nella direzione di un cuore coraggioso che in quella della paura e del risentimento. 

Durante il percorso con la Scuola ho iniziato a fare delle scelte felici e questo mi ha reso felice, nonostante la scelta in sé mi abbia portato a certe forme di crisi, di dibattito interiore e di movimento per riorganizzare il mio modo di essere in queste scelte. In questi anni mi sono innamorata, ho instaurato una relazione stabile, ho ricreato un legame familiare che avevo abbandonato, ho migliorato la qualità della comunicazione all'interno della dinamica familiare, ho cambiato il modo di sentire e vivere il mio corpo, ho preso una gattina che adoro in modo indefinito, ho scelto molte case e alla fine ho trovato la mia, ho lasciato un lavoro per iniziarne uno che è semplicemente meraviglioso. Ho mangiato meno pizze fuori, fatto meno aperitivi e comprato più cuscini che vestiti, ma la qualità della mia vita è sinceramente e autenticamente cambiata. La cosa interessante è che sono solo tre anni che frequento la scuola e sono già significativamente felice e serena (sono curiosa delle possibilità che ho per vivere ancora meglio questa vita!!!).

Attraverso lo Shiatsu,  le funzioni vitali (alcune sono: scambio, trasformazione, alternanza attività e riposo, circolazione, protezione, libero fluire, integrazione) che convivono tra i piani fisico, emotivo e spirituale (e oltre), si trovano integrate in modo ordinato. Questo ordine, che è squilibrio continuo, e non equilibrio statico, permette di vivere la Vita, la relazione con il mondo, in modo pieno e passionale, in tutte le sue possibili dimensioni e manifestazioni. Tra la Terra e il Cielo, tra allineamento ed espansione, è possibile sentire, attraverso l'integrazione dei sensi e l'espansione della percezione, la Vita, che è relazione dinamica e danzante, e che si muove sulle vibranti note di una quiete di fondo. Ero partita chiedendo a me stessa se lo Shiatsu potesse essere una via per me per essere in salute, e sono arrivata a scoprire che può essere soprattutto un percorso per essere felici. 


In questo percorso di rinnovamento e di riorganizzazione, il tocco è stato il tramite attraverso cui sono entrata in contatto con me stessa e con il mondo fuori. Ho fatto esperienza della differenza sostanziale che esiste tra "essere e non fare", e quella che esiste tra un tocco offerto da una persona felice rispetto al tocco offerto da una persona che vive in modo caotico la propria esistenza. Nell'ordine, nella pulizia, nella chiarezza interiori, le informazioni viaggiano con traiettorie semplici e arrivano in modo immediato, istantaneo o addirittura prima che l'istante si compia. Ho fatto esperienza del fatto che essere un operatore felice è un percorso di vita essenziale per offrire un tocco gentile. La gentilezza del tocco è emanazione del grado di salute e di felicità dell'operatore, ed è la chiave di accesso per incontrare l'altra persona, per regalarle la possibilità di riconoscere in sé gli infiniti gradi di libertà attraverso cui vivere la propria vita. 

Ho fatto esperienza del fatto che il tocco non è soltanto fisico. Anche una parola può toccare, così come uno sguardo e un pensiero. Attraverso questa Scuola è possibile ricercare e provare a misurarsi con quelle tecniche che permettono al tocco (in senso lato) di essere offerto in un modo che sia gentile e allo stesso tempo massimamente efficace. Ho fatto esperienza di come una parola, un gesto, uno sguardo, un tocco gentili, possano essere lo strumento magico con cui aprire sorrisi, sguardi, cuori.  

L'Istituto Europeo di Shiatsu, personalmente trovo che sia un percorso di vita, attraverso cui è possibile ricercare, trovare e mantenere il grado di salute necessario per offrire a chi giunge da noi (operatori) un  modello di salute e felicità a cui agganciarsi e da cui spiccare il volo. Oltre ad essere un percorso di formazione, che personalmente trovo indicato per chiunque, soprattutto per chi sente che la vita ha molto da offrire e vuole riuscire ad assaporarne gli infiniti sapori, in particolar modo, questo percorso rappresenta un'opportunità enorme, di arricchimento e conoscenza, per chi voglia dedicarsi alla relazione di cura ed è alla ricerca di alcune tecniche finalizzate all'agganciarsi della connessione empatica.


Colgo l'occasione del post per fare alcuni ringraziamenti

In particolar modo ci tengo a ringraziare Patrizia Stefanini, senza la quale tutto questo profondo e multicolorato modo di sentire la vita, ma soprattutto il mio essere felice (as a way of life), non sarebbe stato possibile in nessuna forma e maniera. Ci tengo a ringraziarla per la passione e la sacralità con cui offre il suo Hado-Shiatsu ai suoi uke e agli studenti, per l'eleganza con cui conduce le sue ricerche, per la dedizione con cui cerca la via più efficace per comunicare con ognuno dei suoi allievi, per il cuore grande e gli occhi immensi con cui si porta nel mondo, con una presenza che è essenza e vita, quiete e musica, sguardo e spirito. Eterna gratitudine.

Ringrazio Eva Maria Schulte per la qualità eterea della sua gentilezza, per i suoi sorrisi, per l'alto grado della sua ricerca e per i suoi preziosi insegnamenti. 
Ringrazio Renato Busetto, per avermi introdotto nel percorso formativo con una qualità di ascolto espansa ed accogliente, per il suo garbo e per i suoi occhi sempre sorridenti e vitali.
Ringrazio Clifford Andrews per la sua didattica deliziosa, per il suo metodo chiaro e diretto di introdurre argomenti particolarmente delicati e talvolta complessi, per la sua presenza fresca e luminosa.
Ringrazio Letizia Frailich per la passione con cui offre l'insegnamento di una cultura distante e diversa, sconosciuta e per certi versi incomprensibile fino in fondo. La sua padronanza dell' anatomia, ma in particolar modo della medicina tradizionale cinese, è stata e sarà un sostegno per i nostri occhi e la nostra mente. 
Ringrazio Emilio Del Giudice per aver accompagnato in modo creativo e allo stesso tempo estremamente professionale molti seminari e incontri, offrendo a noi operatori la possibilità di conoscere e approfondire le possibilità di integrazione della nostra professione con la fisica e la filosofia. 
Ci tengo a ringraziare Donato Mellone, per la disponibilità, l' ascolto, l'umanità e la professionalità nell'organizzazione della Scuola e nella gestione degli aspetti economici e burocratici che non sono mai separati dal nostro quotidiano e dalle nostre vite.
Ringrazio TUTTI i ragazzi e le ragazze che ho incontrato in questo viaggio meraviglioso, che continua giorno per giorno all'insegna della ricerca e dell'esperienza sul futon con tutte quelle persone che "verranno a cercarci". 

Valentina

sabato 5 gennaio 2013

Oṃ namaḥ Śivaya



‎- Oṃ namaḥ Śivaya -


La materia, la vita, il pensiero non sono che relazioni energetiche, ritmo, movimento e attrazione reciproca. Il principio che dà origine ai mondi, alle varie forme dell'essere, può dunque essere concepito come un principio armonico e ritmico, simboleggiato dal ritmo dei tamburi, dai movimenti della danza. In quanto principio creatore, Śiva non profferisce il mondo, lo danza.

Alain Daniélou, Śiva e Dioniso, 1980, Op. cit., p. 181





Dapprima egli è divenuto, come artista dionisiaco, assolutamente una cosa sola con l’uno originario, col suo dolore e la sua contraddizione, e genera l’esemplare di questo come musica […], ma in seguito, sotto l’influsso apollineo del sogno, questa musica gli ridiventa visibile come in un’ immagine di sogno simbolica. 
F. Nietzsche, La nascita della tragedia


Dapprima egli è divenuto, come artista dionisiaco, assolutamente una cosa sola con l’uno originario, col suo dolore e la sua contraddizione, e genera l’esemplare di questo come musica […], ma in seguito, sotto l’influsso apollineo del sogno, questa musica gli ridiventa visibile come in un’ immagine di sogno simbolica. 
F. Nietzsche, La nascita della tragedia



Homo liber nulla de re minus quam de morte cogitat: et eius sapientia, non mortis sed vitae, meditatio
B. Spinoza, Etica, Parte quarta, Prop. LXVII



Memento mori! s'incontrano di frequente
non voglio continuare a dirle:
perché dovrei, in una vita così breve, tormentarti con il suo limite?
Perciò, come un vecchio barbogio,
docendo ti raccomando, 
caro amico, secondo il tuo modo,
Memento vivere! non altro.
J. W. Goethe